La nostra mission

Storia e Cultura Culinaria

Storia e Cultura Culinaria

Riscoperta delle Tradizioni

Riscoperta delle Tradizioni

Turismo dei Sapori Regionali

Turismo dei Sapori Regionali

Storia e Cultura Culinaria

Nella mission che il Club si prefigge c'è lo studio delle tradizioni e della Storia della Cucina Regionale Italiana fatta di piatti i cui sapori sono leggibili, netti e chiari da vivere e condividere come esperienza, cultura e piacere.
C'è una tesi che afferma come della cucina «tradizionale» e «popolare» le fonti antiche non serbino memoria alcuna, e come i piatti regionali palesano invece una fresca origine sia per ingredienti che per stile culinario.
Chiaramente questa teoria è sicuramente valida se parliamo della cucina dei nobili, la quale per i numerosi cibi pregiati importati da altri luoghi ha perduto con il tempo quasi tutta la sua originalità.
Invece un discorso diverso è quello legato al millenario capitale culinario del quale il «popolo» è sempre stato il leggittimo proprietario.
Una testimonianza della tradizione della Cucina Regionale Italiana ci viene data dai romani con Apicio il quale scrisse un trattato culinario chiamato “De re coquinaria“. Seneca nei suoi scritti parla di un Apicio Gavio il quale ai tempi di Augusto e di Tiberio avrebbe avuto a Roma una scuola di cucina. Questo trattato di cucina riporta ricette del popolo di quel periodo come ad esempio il “liquamem“ o “Salsa di Apicio“, che era composta di menta, aglio tritato ed aceto di vino bianco, che era una chiara anticipazione della salsa verde e piccante e della famosissima romana e napoletana “scapece“ ancora utilizzata per marinare ortaggi o pesci fritti.
Si legge anche di un pasticcio composto di foglie di pasta (laganum) alternate a pezzi di carne, come pure di una zuppa, “i piselli maritati“, e dalla quale potrebbe avere preso il nome la napoletana “minestra maritata“.
Una cosa è certa e la leggiamo in Orazio nelle sue “cauponae“, che nelle taverne di quel tempo si mangiava un tipo di pasta ottenuta dall'impasto di acqua e farina, la “lagonae“, termine che ci riporta alla mente le “laganelle“ o tagliatelle senza uovo fatte in casa e condite con ceci. Anche Boccaccio nel suo Decamerone, parla della presenza di ravioli nell'Italia del ’300.
Alla luce di questi passaggi storici, possiamo affermare, che è proprio nella tradizione della Cucina Regionale Italiana che affonda la nostra memoria gastronomica. Il ricordo è la differenza tra il semplice atto del mangiare inteso come pura necessità fisiologica, e il piacere del mangiare quale segno di civiltà e di cultura.
Ecco perché desideriamo riprendere certi poveri e umili piatti del passato messi oggi nel dimenticatoio, affinchè cibarsi non è solamente un gesto meccanico legato alla nostra gola, ma qualcosa di più sottile che ci tiene legati alle immagini della nostra terra, della nostra infanzia, in un turbinio di emozioni che ci restituiscono una identità culturale culinaria unica.

Riscoperta delle tradizioni

La nostra seconda mission è la riscoperta delle tradizioni e della propria identità. Ogni Regione italiana è custode di tradizioni enogastronomiche uniche e irripetibili, frutto del connubio tra le caratteristiche del territorio di origine e il sapere tramandato di generazione in generazione. Il cibo appartiene all’identità di un popolo, porta con sé un forte valore simbolico e affettivo ed è sempre più necessario valorizzare la conoscenza dell’alimentazione tradizionale come elemento culturale e sociale.
Recuperare le tradizioni alimentari della propria famiglia significa recuperare e acquisire coscienza della propria storia e in questo ritrovamento una funzione fondamentale, affettiva e sociale, può essere assunta dalle persone più anziane, i nostri nonni le nostre mamme, che sono chiamati a condividere la propria storia con i più giovani rendendoli partecipi di ciò che hanno vissuto.
Oggi sono le ricette tradizionali, quelle semplici, quelle delle nostre nonne a fare la storia della cucina italiana. Risorse genuine come formaggi, salumi, latte, carne, olio, vino sono solo alcuni dei prodotti più rinomati della cucina italiana.
È proprio sui piatti tipici della tradizione culinaria italiana che si basa il nostro studio, attraverso la collaborazione di chi questo lavoro lo fa per professione o per diletto.

Turismo dei sapori regionali

L'altra missione che ci prefiggiamo è di condurre il visitatore, attraverso un viaggio che lo porterà in tutte le regioni d’Italia, a scoprire i veri sapori Italiani, quei sapori unici e genuini che ci raccontano la grande bellezza della nostra terra.
Nei nostri programmi c'è quello di organizzare eventi ed itinerari eno-gastronomici, per far scoprire non solo a noi italiani, l'immenso tesoro dei nostri luoghi, ma a tutti i turisti stranieri che ogni anno vengono in Italia.

IL CLUB
Un Club che accoglie la buona cucina
regionale Italiana attraverso piatti che
riportano in vita antichi sapori e tradizioni
Attività ristorative, Chef e semplici amanti
della cucina, contribuiscono ad arricchire
il portale.
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